Il sito "occidentalista" cui ci dilettiamo di fare il verso ebbe, il 29 giugno 2006, la comprensibile idea di fare gli auguri di compleanno ad Oriana Fallaci.
Questa volta niente confutazioni e niente impegno documentale; ci limitiamo a riportare per intero il brano che, oltre ad essere una buona "traccia" per chi avesse bisogno di sapere come si scrive una lettera di adulazione senza poter consultare "L'arte di scrivere le lettere" del compianto Dino Provenzal (1877-1972), rappresenta, in virtù del fatto che Oriana F. venne a mancare dopo meno di tre mesi, una testimonianza ormai incontrovertibile del fatto che gli "occidentalisti", tra l'altro, portano anche sfiga!


Come stai?
Sai, a volte me lo chiedo. Ti penso e mi domando se esista un modo per dirti che ti sono vicino, che hai il mio affetto, la mia stima, la mia ammirazione, che se potessi ti sosterrei nel combattere il mostro, nell'affrontare quest'ardua battaglia. Ma poi ricordo quello che sei, quello che hai fatto, la tua vita, le tue avventure e mi sento così sciocco, così stupido, perchè a confronto il mostro non è altro che un cerchio alla testa, un fastidio momentaneo, la tiepida stanchezza che ti prende negli afosi giorni di agosto. Ho la certezza che superarai anche questo piccolo ostacolo, ennesima pallottola che traffigge la schiena, nuovo bombardamento che colora il cielo di nero, altra tigre che ti fissa desiderosa di sbranarti.
Sei spesso protagonista dei miei pensieri. Ormai sei parte di me. Inutile nascondere che anche grazie a te oggi sono quello che sono. I tuoi libri e le tue parole hanno temprato il mio animo, hanno forgiato il mio carattere, hanno plasmato ciò in cui credo e, fidati, in questo momento della mia vita i miei valori sono la cosa più importante che possiedo.
Grazie a te ho imparato ad amare la mia patria, a combattere per la giustizia e vivere per la libertà. Grazie a te ho imparato ad avere rispetto della vita, ho imparato a rispettare chi la pensa diversamente da me anche se spesso si meriterebbe un pugno in pieno viso. Grazie a te ho imparato ad accendermi di Rabbia e d'Orgoglio e a farmi guidare dalla Forza della Ragione. Grazie a te vedo ciò che gli altri non vedono o fingono di non vedere, sento ciò che gli altri non sentono o fingono di non sentire.
Grazie per avermi insegnato ad amare me stesso, le mie radici, la mia storia, la mia cultura.
Rileggo cioè che ho scritto e mi sento doppiamente stupido, cosa dovrebbe essere questa?Una lettera, un messaggio, una dichiarazione di stima e amore per una delle più grandi italiane che la storia ricordi e di sicuro la più grande scrittrice e giornalista italiana di tutti i tempi? Beh, forse ha la pretesa di esserlo.
Adesso però, a differenza della altre volte che invano ho provato a scriverti, non provo vergogna nè per la forma nè per il contenuto della lettera perchè ho imparato - finalmente? - che il cuore ha sempre ragione.
Auguri cara Oriana, auguri per questi 77 anni vissuti nel nome della verità, della giustizia, della rabbia, dell'orgoglio, della ragione, della forza, della passione, della libertà.
Con la certezza che i prossimi anni saranno ancora in salita, perchè questo è il destino delle persone straordinarie.