Lo stato che occupa la penisola italiana ha avuto per una settantina d'anni un ordinamento monarchico.
Nel 1943 la casa regnante e lo stato maggiore cercarono di sfilarsi dalla seconda guerra mondiale senza pagare dazio a nessuno, ma riuscirono soltanto ad ingannare, sorprendere e abbandonare i soldati sparsi per tutta Europa. Un'impresa talmente meritoria che persino la realtà politica peninsulare arrivò a vietare per il futuro "agli ex re di Casa Savoia, alle loro consorti e ai loro discendenti maschi" l'ingresso e il soggiorno nel territorio dello stato.
Uno dei primi atti del governo "occidentalista" insediatosi nel 2001 fu la revoca di questa disposizione: i discendenti maschi della vecchia casa regnante poterono così rientrare ufficialmente, ed utilizzare per il pubblico bene le competenze nel frattempo acquisite in materia di scienza della politica e di discipline inerenti la pubblica amministrazione
Emanuele Filiberto Umberto Reza Ciro[*] René Maria di Savoia -uno dei potenziali pretendenti al trono- prese la questione tanto sul serio che nel 2006 lanciò un impegnativo e determinante forum telefonico "per discutere coi giovani dei valori, dei problemi e del futuro" del "paese" dove mangiano maccheroni.

 L'idea è nata nell'ambito del progetto legato al movimento di opinione da lui fondato Valori e Futuro che vede Emanuele Filiberto di Savoia impegnato nel rilancio dei valori della famiglia, della patria e delle tradizioni verso le giovani generazioni.
 
Valori e Futuro è il movimento socio culturale fondato circa un anno fa da Emanuele Filiberto. E' un'associazione che si propone di rilanciare in un'ottica giovane e di crescita i valori su cui si fonda la società italiana: la famiglia, il valore della cultura come risorsa, le radici cristiane, l'ambiente. Durante un lungo viaggio attraverso l'Italia, Emanuele Filiberto ha raccolto le richieste degli italiani, e soprattutto dei giovani che gli hanno chiesto spesso aiuto, e ha così cercato delle soluzioni da proporre alla classe politica che guida il Paese.

Il nome dello stato che occupa la penisola italiana compare nei testi citati; ci scusiamo come d'uso con i nostri lettori, in modo particolare con quanti avessero appena finito di pranzare.
L'immagine in alto è stata scattata nel paese di San Casciano val di Pesa nella tarda primavera del 2013, e mostra i risultati cui è giunto in pochi anni l'impegno di Emanuele Filiberto, che difende le radici cristiane del "paese" pubblicizzando un ordigno indecifrabile "in edicola con il giornale degli svapatori" col quale si ritroverebbero alito fresco, più fiato e più sesso.


A Firenze, nella zona di Gavinana, c'è una scritta a vernice spray sicurissima del fatto che il fumo provoca il terrorismo.
Sicché si possono difendere le radici cristiane dell'"Occidente" anche diffondendo arnesi per svapare


[*] Un omaggio -diffuso all'inizio degli anni Settanta tra gli sfaticati della penisola- al monarca che di lì a qualche tempo sarebbe stato sin troppo benevolmente trattato dai rivoluzionari.