Ed eccolo eh, dopo una probabile insolazione estiva a sfondo religioso!
Dopo Felicia Impastato ora è sbucato un nuovo “amico”… anzi, addirittura una figura di cui probabilmente sente di aver bisogno malgrado i tanti uomini di scorta che ha sempre con lui:
il supereroe.
Quindi facciamocele insieme queste due risate, che stavolta son straordinarie.
A voi le parole del grandisssssssimo intellettuale italiano Roberto Saviano ai microfoni di “Sorgente di Vita” (programma dell’Unione delle comunità ebraiche italiane su RaiDue),
pubblicate oggi sul sito del Fatto Quotidiano:
“Non ho mai visto Mosè come una una severa figura, la più importante
dell’ebraismo, ma l’ho visto quasi come un alleato, una di quelle figure
a cui parlare come un amico immaginario [...]I racconti biblici di mio
nonno per me sono stati fondamentali. Quando ero bambino, Mosè era
davvero un supereroe.
Accanto a Batman, Superman, Spiderman, l’Uomo Tigre, c’era Mosè.
Lui era il balbuziente che guida un intero popolo, sbaglia di continuo,
viene punito sempre per il minimo errore. [...]Ci penso spesso a Mosè e
penso spesso a me bambino che guardava a Mosè come qualcuno che, anche
se sbagliava, sapeva che poteva farcela e poteva farcela a trovare un
senso alle cose”
Chissà poi che scorta poteva averci oh, uno come Mosè!