Nel giugno 2016 si sono svolte nella penisola italiana consultazioni elettorali amministrative di una certa portata. Nel complesso il partito di "governo" ne è uscito molto ridimensionato senza che la feccia "occidentalista" se ne avvantaggiasse in alcun modo, con buona pace di divorziati obesi e buoni a nulla incapaci di laurearsi anche in dodici anni che nei mesi scorsi hanno tanto finto di affannarsi per il bene comune e che hanno dovuto vedersela anche con la morte di un proprio commensale, schiantatosi con la macchina al ritorno da una mangiata al ristorante.
Il comune di Sesto Fiorentino è il caso più vicino alla città di Firenze. Sesto è amministrata bene e sfoggia fra le altre cose realtà culturali di ottimo livello. La cosa ha probabilmente una sua importanza nel mantenere le istanze più autentiche dell'"occidentalismo" a livelli puramente rappresentativi, e al tempo la consapevolezza politica degli elettori a livelli fastidiosamente vicini a quelli del secolo scorso.
Tutto questo si è tradotto in una brutta battuta d'arresto per le formazioni filogovernative che, forti da sempre nella zona di suffragi oltremodo abbondanti, pensavano di far ingurgitare agli abitanti di Sesto Fiorentino una serie di "grandi opere" di utilità più che discutibile.
La cosa non è piaciuta né al boiscàut di Rignano attualmente Primo Ministro nello stato che occupa la penisola italiana, né a certe gazzette, che hanno colto l'occasione per addossare ad elettori che per una volta non sono riusciti a prendere in giro la colpa di aver cancellato duemila posti di lavoro.
Il marketing editoriale ha sicuramente sopravvalutato il numero di sudditi ancora propenso a credere a certe panzane; qualche anno fa il rutilare di gazzettine "occidentaliste" avrebbe senza dubbio accusato di terrorismo quella massa di ingrati, ma è probabile che la controproducenza di certe iniziative sia stata interiorizzata persino da quegli ambienti, già fracassati a suo tempo da un'ondata di fallimenti ovvia e naturale.
La cosa essenziale è che a mettere i bastoni tra le ruote ai governativi, e a farlo con uno dei pochi strumenti incruenti ancora a disposizione, è stato un movimento d'opinione privo di vere e proprie rappresentanze, informale e poco ammanicato. Uno di quei comitatini che la politica istituzionale loda o disprezza in pari misura a seconda del tornaconto e delle convenienze. E che il Primo Ministro in carica tratta con lo stesso disprezzo del suo più ingombrante predecessore, da molti anni smaccato punto di riferimento suo e di quanto rimane del suo "partito".
 
A Firenze la realtà dei comitatini, che agisce per lo più sul piano concreto senza dare troppo peso a costrutti teorici e massimi sistemi, continua allegramente a rompere le uova nel paniere all'amministrazione locale e alla vorace gentrificazione in corso. Una delle poche zone centrali della città in cui è ancora ridotto a livelli fisiologici il numero delle mangioteche, dei resort e delle mescite alla moda con relativi padroni capacissimi di tutto perché certi comportamenti sono ammissibili solo dai trecento euro a notte in su è il quartiere di Santo Spirito; l'amico e sodale di malefatte telematiche Miguel Martinez pubblica spesso sul blog Kelebek materiali inerenti, ed esiste una "Amici del Nidiaci in Oltrarno in difesa del Bartlett-Nidiaci-Palazzo Santarelli storico spazio dei bambini di San Frediano in Firenze". La storia di Palazzo Santarelli e del suo utilizzo è qui descritta con cura, ivi compresa la sua sottrazione all'uso pubblico dopo una provvidenziale falla sul tetto.
Cercando in giro, Martinez ha trovato anche "Palazzo Santarelli Firenze - Un'impresa di Salvatore Leggiero". Un blog con tre o quattro articoli appena, che mostra in sostanza come questo signor Leggiero stia comprando Firenze di pietra e la stia rifacendo di cartongesso.
Uno degli articoli presenta il filmato in alto, in cui i monosillabi di questo Leggiero intercalano una certa Sabina Cappellacci (che dice di lavorare in una SPA che dice di occuparsi di libertà finanziaria) che sembra proprio che parli dei vantaggi del cartongesso sulla pietra.
Ad un certo punto sullo sfondo si muove anche uno in sovrappeso.
"...'Spetta, son sporca...?[*] Ciao siamo qui con il mio amico Salvatore nel Grand Canyon e... Non sapevamo cosa fare oggi quindi abbiam deciso di prendere così un elicottero, en passant fare un giretto e andare a mangiare da qualche parte più tardi e poi ritornare a casa e continuare a non far nulla perché questo è il nostro stile di vita ed abusivamente[?] negli ultimi periodi, giusto? ...Sì, questa vita un po' da VIP dove... così ci si sveglia la mattina si fa colazione e non si fa niente fino alla sera ed è molto molto piacevole! Certo, certo! Ringraziamo Alfio Bardolla per la possibilità che ci ha dato di vivere in total wealth, in total wealth!"
[*]No, Sabina. Almeno non in viso.