"Non ci si inventa imprenditori in un giorno. Ho fatto una lunga gavetta e tutt’ora seguo in prima persona l’azienda, perché il lavoro ogni giorno ti mette alla prova, ma alla fine la determinazione è quella che ti fa emergere. Purtroppo, con un certo rammarico, devo constatare che manca un po' di umiltà e la volontà di voler imparare, perché lo spazio per lavorare ci sarebbe."

Luana Coppini, padrona

"L’Orditura di Luana Coppini è una delle tante eccellenze del nostro distretto. Un’azienda lungimirante che ha saputo trasformarsi da semplice orditura a centro servizi per il tessile. [...] Il tessile è ancora il motore trainante della nostra economia ed è importante investire sulla formazione delle persone, per non disperdere un patrimonio immenso di competenze e qualità. Mi rivolgo in particolare ai sindaci e agli imprenditori ai quali dico: apriamo un confronto con la Regione, perché il ricambio generazionale e la formazione rischiano di diventare il vero problema per la sopravvivenza del distretto".

Mauro Lorenzini, borgomastro a Montemurlo, ex sindacalista tessile
Fonte: LineaLibera.info, 22 febbraio 2018. In copia su Archive.org.
Nella foto a corredo dell'articolo, Luciana Coppini col marito e con Mauro Lorenzini.
Nella eccellenza distrettuale Orditura Luana di Luana Coppini, il 3 maggio 2021 una ragazza di ventidue anni di nome Luana d'Orazio incappa in una eccellente morte distrettuale a causa di un macchinario.
In questo scritto si evita di proposito di pubblicarne immagini; i nostri lettori non hanno certo bisogno di spiegazioni sul perché.

"... La nostra assistita ha risposto a tutte le domande in modo franco secondo quanto a sua conoscenza. Non è mancata l’occasione per rammentare quanto l’attività da lei svolta come imprenditrice fosse improntata a spirito di condivisione con tutti i lavoratori".
Fonte: Notiziediprato.it, 16 giugno 2021. In copia su Archive.org.
In questo articolo la determinata, umile e volenterosa Luana d'Orazio compare in una foto natalizia in allegria -come i bambini degli impiegati alla ItalPetrolCemeTermoTessilFarmoMetalChimica- insieme alla padrona improntata a spirito di condivisione con tutti i lavoratori che -ipsa dixit- segue in prima persona l'azienda.
"Secondo quanto raccolto dall’ingegner Carlo Gino, incaricato dalla Procura di esaminare il macchinario, l’apparecchio sarebbe stato montato in modo non conforme alla sicurezza sul lavoro, così da velocizzare i tempi di produzioni.
L’analisi del perito confermerebbe le ipotesi degli inquirenti sulla manomissione dell’orditoio sul quale la giovane lavorava ignara dei rischi che correva.
La perizia di 69 pagine contiene informazioni secondo le quali la presenza di una staffa sporgente e non protetta avrebbe trascinato la ragazza in una morsa. "La macchina presentava una evidente manomissione con un altrettanto evidente nesso causale con l’infortunio", sostiene l’ingegnere Gini. "La funzione di sicurezza della saracinesca era stata completamente disabilitata per cui l’operatore poteva accedere alla zona pericolosa, anche in modalità automatica, senza alcuna protezione". Nella relazione Gini sottolinea come la manomissione dei macchinari fosse "consuetudine di lavoro", al punto che "la saracinesca non veniva abbassata da tempo". A provarlo, le "varie ragnatele che si erano andate a formare tra le parti fisse e quelle mobili".
Nel frattempo continuano le indagini della procura di Prato, che lavora per chiarire anche quali mansioni doveva compiere Luana al netto del suo contratto da apprendista, che prevederebbe l’assistenza di un tutor. Rimangono tre le persone indagate: il titolare dell’azienda, Luana Coppini; suo marito Daniele Faggi, secondo gli inquirenti "amministratore di fatto della ditta"; e l’addetto alla manutenzione Mario Cusimano. Sono accusati di omicidio colposo e rimozione delle tutele antinfortunistiche."
Fonte: Open.online, 19 settembre 2021. In copia su Archive.org.

La procura ha chiuso le indagini, ecco come è morta Luana d'Orazio.
La procura ha anche ordinato un accertamento utile a misurare gli effetti della manomissione sulla produttività e redditività del macchinario. La guardia di finanza ha lavorato diverse settimane stabilendo, pare, che a saracinesca alzata l'orditoio avrebbe incrementato la sua produttività dell'8 per cento senza però riuscire a dire se e di quanto sarebbe aumentato il fatturato. Non è escluso che consentire al macchinario di funzionare anche senza la protezione antinfortunistica, servisse solo a rendere più fluido il lavoro senza che ciò rivestisse un particolare interesse economico.
Fonte: Notiziediprato.it, 6 ottobre 2021. In copia su Archive.org.

L'otto per cento.
Doveva chiudere nel 2009. 
Deve chiudere nel 2021
Stessi identici motivi.