Le Olimpiadi in Cina - Daniele Caluri
Nel marzo 2008 scoppiano disordini a Lhasa duramente repressi dall'esercito della Repubblica Popolare Cinese.
La stampa "occidentalista" si lancia a pesce sull'evento: quale migliore occasione per sbugiardare un po' quei cialtroni dei comunisti schiavisti e torturatori? Chi "occidentalista" non è, ovviamente, si muove con i piedi di piombo, per una lunga serie di ragioni. Nel nostro caso, tanto per cominciare, non abbiamo alcuna cognizione di causa ma siamo abbastanza navigati da evitare di formarcene una utilizzando i mass media, stante la interminabile serie di nefandezze da essi sponsorizzate o da essi taciute nel corso degli ultimi anni. Va notato che i media "occidentalisti" hanno mostrato scene di saccheggi e foto di persone morte negli scontri. Ordinaria repressione. Purtroppo per le "democratiche" redazioni "occidentali" noi abbiamo la memoria più lunga di quanto esse desiderino, e ricordiamo bene che in un contesto analogo -scontri di piazza con vittime civili- a Genova nel 2001 le stesse redazioni si mostrarono assai meno compartecipanti, assai meno disposte a tacciare di assassino il potere costituito, pur fatte le debite proporzioni. La stampa "occidentalista", al contrario, rovesciò e continua a tutt'oggi a rovesciare sui critici del potere, su chi certe storture, certe ingiustizie e certe vergogne non riesce proprio a non vederle, un incessante fiume di odio. Oggi invece tifa per l'autodeterminazione del Tibet, allo stesso modo in cui tifafa per Solidarnosh: l'"Occidente", alla fine degli anni Settanta, pullulava di ferventi sindacalisti... purché i sindacati in questione fossero in Polonia!
Una voce fuori dal coro è quella di Gennaro Carotenuto, che commenta in modo per nulla benevolo l'exploit di Reporters Sans Frontières all'accensione della fiaccola olimpica, perfetto esempio di azione tipica dei contestatori a senso unico. Dal canto nostro abbiamo trovato sul blog di Daniele Caluri l'immagine che qui mostriamo, e che l'autore correda con questo testo:

Questa la lista dei principali sponsor delle Olimpiadi 2008:

• Microsoft
• Coca Cola
• Samsung
• Adidas
• Swatch
• Visa
• Volkswagen
• McDonald's
• Panasonic
• General Electric
• Eastman Kodak
• Sports Illustrated/Time
• Johnson & Johnson
• SchlumbergerSema
• John Hancock Financial Services Inc.
• Atos
• Lenovo
• Manulife
• Anheuser-Busch
• BHP Billiton
• Ups

Buon divertimento.



Chi ha voglia di farsi prendere in giro un altro po', dia pure la colpa ai "comunisti" cinesi.