Roberto Severini, meglio noto col vero nome di Roberto Sandalo, è una delle figure più emblematiche del nostro tempo per coerenza, riconoscenza, fedeltà agli amici ed ai principi professati e completo disinteresse nell'agire quotidiano.
Facciamo queste affermazioni senza alcun intento ironico.
Riportiamo alla lettera un un articolo pubblicato nel 2007 da "La nuova alabarda", sito e pubblicazione triestina di liberi pensatori, pochi giorni dopo il suo inglorioso riconoscimento da parte di Joe Fallisi, citato il 12 settembre da "La Repubblica".



Roberto Sandalo, da terrorista pentito a militante antiislamico


Toh! Chi si rivede...

Navigando qua e là in Internet abbiamo ritrovato una persona che visse dei momenti di notorietà nei primi anni ‘80. Si tratta di Roberto Sandalo, militante dell’organizzazione armata Prima Linea che, arrestato nel 1980, decise di “pentirsi” e tramite le sue “confessioni” fu sgominato l’intero gruppo. Sembra inoltre che sarebbe stato proprio grazie alle “rivelazioni” di Sandalo (che avrebbe riportato confidenze fattegli dal suo compagno di lotta Marco Donat Cattin, figlio del noto esponente democristiano) che le indagini per l’omicidio del commissario Calabresi abbracciarono la pista di Lotta Continua, con il conseguente coinvolgimento – come risaputo – di Sofri, Bompressi e Pietrostefani che furono successivamente condannati per questo delitto.
Come frutto del suo “pentimento” Sandalo non solo ebbe una notevole riduzione della pena, ma gli fu anche attribuita, per motivi di sicurezza, una nuova identità.
Così oggi Sandalo si chiama Roberto Maria Severini, vive a Milano, ed è degna di interesse la sua evoluzione politica: da ufficiale degli alpini a militante di Prima Linea, poi terrorista “pentito”; dopo qualche anno entrò nella Lega Nord, pare come simpatizzante di Mario Borghezio (l’ex militante di Ordine Nuovo poi misticamente padano, che proponeva di prendere le impronte dei piedi agli immigrati, ed è oggi membro dell’organizzazione vandeana Padania Cristiana, che ha tra i simboli la croce celtica), ed oggi, da quanto si legge in rete, sembra aderire all’associazione SOS Italia Consumatori, di cui parleremo più avanti.
Ha avuto una certa eco sulla stampa il fatto che Sandalo (o Severini) sia diventato un convinto militante anti-islamico. Leggiamo sulla “Repubblica” del 12/9/07 che sarebbe stato riconosciuto a Milano tra i manifestanti contro il fondamentalismo islamico davanti alla sede della Commissione europea. Il quotidiano riporta virgolettate queste affermazioni a lui attribuite:
“Sì, sono l’ex terrorista di Prima Linea ma sono anche uno che ha servito due volte lo Stato, prima come ufficiale degli alpini e poi dissociandomi e collaborando a mettere fuori piazza una banda di assassini. Non vedo perché io non possa fare politica mentre altri personaggi mai redenti siedono nei più alti scranni delle istituzioni”.
Dunque Sandalo sarebbe stato ufficiale degli alpini prima di entrare in Prima Linea. Ma è quantomeno curioso che un ufficiale (non un soldato semplice di leva) degli alpini (Sandalo è oggi anche membro della “Associazione nazionale Alpini Cristiani”) avesse deciso di aderire spontaneamente e in buona fede (se così si può dire…) ad una organizzazione come Prima Linea: ed il tono delle affermazioni di Sandalo (così come riportate dalla “Repubblica”) potrebbe quasi dare l’impressione che egli sia entrato in Prima Linea proprio come ufficiale degli alpini, cioè per ordini superiori, allo scopo di “mettere fuori piazza una banda di assassini”. Viene il dubbio, cioè, che avesse fatto l’infiltrato.
Una cosa simile viene suggerita, sia pure riferita ad un altro ambiente, in un articolo del giornalista Alessandro Trocino (“Pronti a sparare sui Carabinieri” sul “Corriere Della Sera” 7/5/06) che riporta le affermazioni di Corinto Marchini, “ex di Autonomia operaia, fondatore delle Camicie verdi ed ex senatore del Carroccio”, rilasciate al giornalista Claudio Lazzaro. (Prima o dopo bisognerebbe fare una seria ricerca per analizzare le liaisons intercorse tra Autonomia operaia e Lega Nord, ma questo è un altro discorso). Marchini avrebbe parlato di una serie di possibili azioni armate organizzate dalla “Camicie verdi” contro i Carabinieri e addirittura di un progetto per eliminare lo stesso Borghezio, il quale, interpellato in merito avrebbe anche affermato: “Del resto, in quel periodo era pieno di agenti provocatori, di uomini dei servizi”. E qui si inserisce Trocino dicendo: “come Roberto Sandalo, terrorista di Prima linea”, del quale Marchini afferma: “A un certo punto, sotto lo pseudonimo di Signorini divenne uno dei responsabili delle Camicie verdi”. Una conferma sarebbe venuta ancora da Borghezio [leggasi Borghezio, NdR]: “Lo smascherai io. Non mi piacque dal principio. Non capii la rapidità della sua carriera”.
Lasciando per ora da parte queste affermazioni gravissime (che riportiamo con beneficio di inventario) e parliamo della signora Sandalo (o Severini), nata Antonia Parisotto. Avvocato, sarebbe la coordinatrice provinciale per Milano di SOS Italia, per la quale si sarebbe candidata alle elezioni amministrative del 2006 assieme a Maurizio Scelli (noto all’opinione pubblica come rappresentante della Croce Rossa nei paesi del Medio Oriente, e poi come la persona che “politicizzò” quella che avrebbe dovuto essere semplicemente un’organizzazione umanitaria). Per quelle elezioni, leggiamo in rete, “SOS-Italia spese 700.000 euro, più di quanto avesse speso lo stesso candidato di centrosinistra (…) Scelli e la Parisotto in Sandalo hanno racimolato la bellezza di 246 voti, entrando così nel Guinness dei Primati con una spesa elettorale di 2845,52 euro a voto” (in http://kelebek.splinder.com/).
Nel sito di SOS Italia leggiamo che il loro “manifesto ideologico” sono “gli scritti di Papa Benedetto XVI, del Presidente del Senato Marcello Pera, del Giornalista Magdi Allam e della signora Fallaci”. Ricordiamo che a Udine SOS Italia (che aveva fatto della propaganda anti-nomadi uno dei propri cavalli di battaglia) aveva candidato alle elezioni comunali nel 1998 il giornalista Luca Razza (che sembra abbia ottenuto la bellezza di un voto uno di numero) che raggiunse la fama nel 2004 perché identificato come il creatore del “fenomeno” Nuclei Territoriali Antimperialisti. Per chi non ricordasse la vicenda, diciamo che gli NTA erano stati considerati, tra il 1997 e il 2004, come una delle più pericolose organizzazioni terroristiche, della quale si diceva addirittura che avesse contatti con Bin Laden, e che si è poi invece rivelata una creazione mediatica del solo Razza, che dichiarò di avere scritto comunicati e risoluzioni di vario tipo tutto da solo, sfruttando l’occasione di piccoli attentati neppure organizzati da lui ma dei quali si prendeva la paternità come NTA. Quale sia stato lo sviluppo processuale di tutto questo non ci è noto, perché dopo l’afflosciamento della montatura NTA la notizia è del tutto scomparsa dalla stampa.
Tornando a Sandalo, diciamo ancora (sempre per diritto di cronaca ma con beneficio d’inventario) che tra le dichiarazioni di Marchini c’è anche che Sandalo lo avrebbe accusato del delitto D’Antona. “Millantava cose assurde”, disse Marchini. Un altro attacco ad un suo ex “commilitone”, Sandalo lo avrebbe rivolto (in un’intervista pubblicata sul “Giornale” nel 2006, al parlamentare della Rosa nel pugno e segretario della Presidenza della Camera, Sergio D’Elia (già dirigente di Prima Linea), asserendo che D’Elia non aveva raccontato tutta la verità, motivo per cui D’Elia ha annunciato querele contro Sandalo e il “Giornale”. (Coincidenza curiosa: sia l’ex terrorista rosso D’Elia che l’ex terrorista nero Fioravanti sono tornati alla vita politica tramite ambienti radicali, come l’associazione “Nessuno tocchi Caino” e lo stesso Partito Radicale).
Com’è piccola l’Italia…

ottobre 2007


Nel 2006 questa persona esemplare aderì anche alla campagna del Sindacato Autonomo di Polizia perché il suo ex compagno Sergio d'Elia fosse costretto alle dimissioni, il che getta una luce interessante su certe campagne denigratorie e su che cosa siano diventati i mezzi di comunicazione "occidentali". Ci concediamo un'unica frecciata: se dovessimo "ragionare" come gli "occidentalisti" "ragionano", come dovremmo considerare il SAP alla luce di questa ingombrante adesione?

D'ELIA: EX PL SANDALO ADERISCE A CAMPAGNA SAP PER DIMISSIONI
LEGGE VIETI CANDIDATURE A CHI COME ME HA COMMESSO CRIMINI GRAVI (ANSA)

BOLOGNA, 20 GIU [2006] - Roberto Sandalo, ex di Prima Linea e 'dissociato attivo dal terrorismo', aderisce alla ampagna del Sap, sindacato autonomo di polizia, impegnato in questi giorni nella distribuzione elle piazze italiane di 500.000 cartoline per chiedere le dimissioni del segretario alla presidenza ella Camera, Sergio D'Elia, condannato a 25 anni di carcere per l'omicidio di Fausto Dionisi, gente di polizia morto durante l'assalto al carcere di Firenze nel 1978.
'Invito i cittadini a recarsi presso il camper del Sap in piazza Nettuno a Bologna, 'capitale della politica' in Italia - si legge nel testo firmato da Sandalo - per ritirare la cartolina da compilare e nviare alla Camera dei Deputati, ai fini di promuovere un disegno di legge che eviti agli autori di reati particolarmente gravi, come allarme sociale, di poter ricoprire scranni in Parlamento'.
Secondo Sandalo 'l'ultimo caso di Sergio d'Elia, e altri, ha posto in primo piano la questione non solo di chiudere la stagione degli 'anni di piombo' con un provvedimento legislativo che tenga conto di chi si e' dissociato e comunque ricostruito i percorsi e le ragioni che hanno portato a decine di lutti tra le forze dell'ordine, politici, professionisti, magistrati, ma che vieti nella maniera piu' determinata a persone come me, che comunque si sono macchiate di reati, piu' o meno in buona fede, gravissimi, e proprio per rispettare la memoria dei caduti e la sofferenza dei familiari, dei figli, delle vedove, di tutti i caduti, non approfitti di leggi elettorali dove le candidature sono imbastite dalle segreterie dei partiti, per diventare 'eletti' dal popolo. Peggio, per occupare cariche istituzionali come sottosegretari o segretari o presidenti di Commissione'. Sandalo invita quindi ad derire 'con fermezza e senso civico al tour del Sap che sta attraversando le principali citta' del ostro paese'.
Nelle settimane scorse Roberto Sandalo, in un'intervista al Giornale, ha fra l'altro sostenuto che D'Elia sarebbe stato implicato, oltre che nell'omicidio di Fausto Dionisi per il quale e' stato condannato, anche in una rapina in cui fu uccisa una guardia giurata. Un'intervista alla quale D'Elia ha risposto annunciando querela contro l'ex compagno e il Giornale, mentre un altro ex di Pl, Sergio Segio, si e' detto convinto che Sandalo abbia semplicemente fatto 'dichiarazioni false'.

Bene, il 10 aprile 2008 Roberto Sandalo è stato arrestato a Milano, con l'accusa di essere coinvolto nella serie di attentati che nel corso dell'ultimo anno hanno colpito moschee e centri culturali e di mutuo soccorso islamici in giro per mezza Lombardia. Secondo un approfondimento ANSA del giorno dell'arresto, in un'intervista a "La Repubblica" del 2007 R.S. aveva affermato di aver aderito ad "SOS Italia" per raccogliere il testimone delle "battaglie iniziate da Oriana Fallaci".
Non aggiungiamo commenti. Anzi: uno ne aggiungiamo. E' sempre stimolante notare da quali pulpiti arrivano certe prediche!