Qualcuno cui hanno dato fuoco sul serio. Effetto del fosforo yankee sulla popolazione di Fallujah, 2004.
Venditori ambulanti? "Io gli darei fuoco!".
"Rumeni"? "Io gli darei fuoco!".
Lavavetri? "Io gli darei fuoco!".
Mendicanti? "Io gli darei fuoco!".
"Io gli darei fuoco!" come ridondanza pragmatica nelle conversazioni di ogni giorno. Come risposta universale per qualunque problema piccolo o grande, nove volte su dieci presentato come tale dai "liberi" mass media "occidentali". Il proposito standard espresso da sudditi impoveriti e senza prospettive, la cui ignoranza è comoda, coltivata, e procura tornaconti elettorali mai visti prima. L'impoverimento generalizzato -complici comportamenti di consumo irresponsabili ormai adottati senza vergogna e coperti da un'approvazione sociale priva di incrinature- e la prodigiosa incultura accumulata in anni di vacuità radiotelevisiva divenuta praticamente una cosa di cui vantarsi sono gli aspetti più caratteristici della penisola italiana in piena putrefazione sociale; aspetti che metastatizzano immediatamente ovunque grazie alla globalizzazione trionfante. Si dà fuoco, così si evitano dubbi, domande, esami di coscienza. Non c'è gruppo sociale in cui non si trovino miriadi di individui capacissimi di esprimere propositi incendiari, legittimati in questo dal comportamento criminale e criminogeno dei mezzi di comunicazione di massa.
Al di là di roche condanne di circostanza, nessuno sanziona più con la giusta asprezza un'intera costellazione di propositi disumani, di comportamenti individuali prevaricatori, bambineschi, stupidi e cattivi, al contrario sempre avvalorati e giustificati da claques che nessuno manca mai di interpellare.
I sudditi dello stato che occupa la penisola italiana, finalmente ridotti alla condizione di aggregato imbelle, hanno assistito senza battere ciglio allo smantellamento dello stato sociale, delle conquiste operaie, dei diritti acquisiti con lotte durate decenni.
Maggio 2008. E' arrivata alla fine la stagione dei fuochi purificatori, preparata con un lavorìo competente da almeno dieci anni di stampa criminale. La stagione delle reatate, degli arresti in massa, delle espulsioni. Strano che il legislatore non abbia previsto l'eliminazione fisica degli individui rastrellati: probabilmente a Roma rimedieranno nel corso di qualche consiglio dei ministri! E nessuno troverebbe da ridire in una società in cui l'industria della menzogna e l'industria della paura hanno radici stabili e fatturati da record, in una società in cui discostarsi, nelle conversazioni quotidiane, dalla triade fica-pallone-cocaina significa incontrare sguardi insospettiti, derisione, biasimo, ed essere bollati come inaffidabili.