Alla fine del 2009 la città di Prato continua la sua caduta libera nel campo dell'economia e della qualità della vita. Un deserto sociale, spirituale ed economico in cui la voce della Lega Nord alle prese con la cialtronata propagandistica del momento suona tanto entusiasta quanto irritante.

Immediatamente dopo le elezioni amministrative del 2009 la città di Prato è diventata una specie di laboratorio -l'espressione think tank non è possibile usarla, perché quanto vi sta succedendo a tutto fa pensare meno che all'intervento di qualche thinker- del marketing politico "occidentalista" in Toscana. Le gazzette locali hanno insistito più volte sulle "radici cristiane" del cosiddetto "Occidente", capeggiate in questo da un "Giornale della Toscana" che nella prima pagina del 5 novembre scorso statuiva che "Prato difende il crocifisso" ed ha proseguito nei giorni successivi a pubblicizzare la nota -e qui derisa- iniziativa della Lega Nord. Il tema non merita certo di essere liquidato in due parole perché la malafede e la cialtroneria che vi vengono profuse meritano di essere additate al comune disprezzo in modo ben più documentato; avremo modo di tornare sulla questione.
Le immagini qui sopra -pornofiere, pornolocali- mostrano quale sia la reale e quotidiana offerta su cui i sudditi pratesi possano contare in materia di spiritualità e di trascendenza; praticamente le "radici cristiane" di Prato in tutta la loro concretezza. Si tenga presente che i camion pubblicitari raffigurati si trovavano il 25 novembre 2009 all'uscita del casello autostradale di Prato Est, in una posizione tale da collocarli tra le primissime cose che un visitatore automunito ha modo di notare al suo arrivo in città.