Dicembre 2010. Due contrasti palesi, scelti con deliberata perfidia per contrapporre un autonominato esportatore di democrazia ad un eteronominato candidato all'importazione della medesima, magari a mezzo di bombardamento nucleare sionista.


Repubblica Islamica dell'Iran. Parlamentari ascoltano il discorso del presidente Mahmoud Ahmadinejad nel corso della cerimonia di apertura della nuova legislatura a Tehran, 27 maggio 2008 (fonte: wn.com). Nessun comportamento appariscente, nessuna ostentazione di status sociale, contegno conforme a quello che ci si attenderebbe dai componenti di uno dei più importanti consessi del paese. Nella Repubblica Islamica dell'Iran ogni progresso tecnologico viene esibito con giusto orgoglio: ogni postazione ha uno schermo LCD e dispone di spazio necessario a lavorare sul serio.



Stato che occupa la penisola italiana. Mangiaspaghetti ascoltano un discorso del presidente della camera bassa a Roma, 14 dicembre 2010 (fonte: un portale rimasto, per una volta, stranamente a corto di ragazze svestite). Comportamenti degni di un pallonaio domenicale, ostentazioni di mise dal costo astronomico, contegno conforme a quello di una ciurma di pallonieri in gita per andare al pallonaio di un'altra città. Nello stato che occupa la penisola italiana ogni involuzione ottusa viene esibita con giusto orgoglio: Uno con la cravatta agita così un pallottoliere ed ogni postazione dispone dello spazio strettamente sufficente a consultare una rivista pornografica.

Repubblica Islamica dell'Iran. Il presidente Mahmoud Ahmadinejad durante i lavori della Majilis. La foto viene presentata nel contesto di un articolo sulla crisi del 2009 seguita ai discussi risultati delle elezioni presidenziali. L'immagine evidenzia l'attenzione, la consapevolezza e la composta partecipazione di tutti i presenti ai lavori di una delle massime assemblee del paese.

Stato che occupa la penisola italiana. Uno scaldapoltrone "occidentalista" di nome Nino Strano mangia salumi e beve alcolici durante una seduta parlamentare. La foto risale ad un periodo di crisi politica ed evidenzia, al pari dell'articolo che ne descrive le circostanze, l'attenzione, la consapevolezza e la composta partecipazione alla decisione di questioni fondamentali che sono abituali per individui degnissimi rappresentanti dei loro sudditi.