Nel febbraio 2011 un palloniere strapagato si comporta, durante le pallonate con altri pallonieri strapagati, da palloniere strapagato.
Allora le gazzette scrivono che si è comportato da palloniere strapagato perché altri pallonieri strapagati gli hanno fatto notare che si stava comportando da palloniere strapagato.
E uno che è suddito dello stato che occupa la penisola italiana dovrebbe limitarsi a tanto, stante l'indicibile stigma che lo contraddistingue, senza aggiungervi di proprio anche comportamenti da palloniere strapagato.




In "Occidente", e purtroppo anche altrove, le gazzette di carta hanno un numero pazzesco di pagine, e tra una pubblicità e l'altra devono pur riempirle in qualche modo. Tutti i giorni. Una buona metà dello spazio a disposizione può essere colmata con ciarle filogovernative o antigovernative, difficilmente distinguibili le une dalle altre, e con minuziosi resoconti di vicende efferate, utilissimi per mantenere il lurido bivacco cui è ridotta la penisola italiana nelle condizioni di emergenzialismo demente che non ci stanchiamo di indicare allo sprezzo dei nostri lettori.
Il resto si avvale di riempitivi d'uso: roba di donne giovani con pochi vestiti addosso o ponderosi scritti su palloname, pallonaggi, pallonieri e pallonate.
Il quadro complessivo dei contenuti, se si esclude qualche analisi sociopolitica in cui l'incompetenza degli scriventi serve a fornire al pubblico una sorta di riduzione di tutto ciò che esiste a schemi noti, rassicuranti ed "occidentalisticamente" produttivi, è quello di un nulla al servizio di un ulteriore e persistente ottundimento.
Almeno nelle intenzioni.
Almeno nelle intenzioni perché se chi di dovere non vigila in modo costante succede che quel tanto di pervasività posseduta anche dal reale (e non solo dalla menzogna) arrivi a riflettersi negli scritti ospitati da quelle che dovrebbero essere esclusive crestomazie di fandonie e roba inutile.
Nel caso della gazzetta ritratta nella foto, la realtà fa capolino negli appellativi con cui è stato accolto, probabilmente nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, un gruppo di individui che guadagna molti soldi prendendo a calci un coso rotondo in mezzo ad un prato artificiale.
Gli epiteti utilizzati sono stati oltremodo misurati e quasi cortesi, visto lo spettacolo che i sudditi che bivaccano nella penisola italiana non si stancano di offrire, molto giustamente accolti in ogni circostanza e ad ogni latitudine da una costellazione di atteggiamenti compresi tra lo scostante e l'indignato. Ciò nonostante, uno di questi con i pantaloncini corti anche in pieno febbraio che guadagnano molti soldi si è sentito in dovere di risentirsi e di difendere con i soliti sistemi la dignità ed il prestigio "nazionali".
Un motivo come un altro per considerare titoli come quelli riportati nell'immagine ("How the mafiosi of Milan have made Spurs fans of us all") semplicemente improntati alla sufficienza sprezzante che è giusto adottare nei confronti di chi si riconosca nei "valori" per i quali è "famoso" nel mondo lo stato che occupa la penisola italiana.
Nulla più che definizioni ovvie, abituali e soprattutto meritate, per corrispondere alle quali i sudditi hanno fatto, e continuano a fare, tutto e l'incontrario di tutto.