In "Occidente" la figura di Ruhullah Musavi Khomeini ha attirato su di sé una massiccia mole di propaganda denigratoria; trovare opere -anche divulgative- che ne presentino la figura e ne illustrino l'enorme influenza che ha avuto sulla comunità dei credenti e sulla geopolitica mondiale resta difficile, nonostante i decenni trascorsi dalla vittoria della rivoluzione islamica in Iran e dalla scomparsa del suo principale protagonista.
Il racconto del Risveglio di Hamid Ansari colma in parte la lacuna; si tratta di una lettura scorrevole, accompagnata da annotazioni ed apparato critico più che sufficienti a chi voglia approfondire le proprie conoscenze in materia. L'edizione pubblicata a Roma da Irfan Edizioni e curata da Giuseppe Mahdi Aiello si avvale della collaborazione dell'istituto culturale dell'ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran. Anche se il lavoro nel suo complesso rifugge l'agiografia più smaccata, pretendere di trovare obiettività assoluta in un'opera che si avvale di un patrocinio tanto autorevole significherebbe peccare di poco realismo.
Il volume comprende nove capitoli; l'esposizione cronologico dei principali eventi della vita di Khomeini è affiancata da quella dei principali eventi della storia iraniana che l'Imam attraversò da protagonista. L'opera illustra la natura ed il carattere degli studi, dell'insegnamento e della grossa produzione letteraria dell'Imam, i cui interessi spaziarono dalla filosofia -anche quella "occidentale"- alle questioni di culto, dalla giurisprudenza alla pedagogia fino alla poesia in lingua farsi ed alla gnosi.
Il volume traccia il ritratto di un individuo profondamente influenzato, nella sua concezione dell'essere umano e nella costruzione delle priorità con cui agire in campo politico e sociale, proprio dagli studi gnostici. La poca aneddotica riportata è incentrata sulla modestia e sulla sobrietà di costumi cui Khomeini improntò tutti gli ottantasette anni della propria vita, dedicati per intero alla crescita ed all'unità della comunità dei credenti.
La seconda parte del volume spazia più della prima sugli avvenimenti politici e militari alla cui messa in moto Khomeini dette un apporto insostituibile: la "rivolta del 15 khordad", il successivo esilio dell'Imam in Turchia, in Iraq ed infine in Francia, i quindici anni di mobilitazione popolare ed il quadro delle forze che la animavano, la fuga dello shah e la nascita del governo islamico, la "guerra imposta" con l'Iraq e le vicende dell'ultimo anno della vita dell'Imam. Hamid Ansari illustra le vicende del khutb contro Salman Rushdie o della celebre lettera che Khomeini inviò ad un Gorbaciov presidente di una URSS dai giorni contati da quel punto di vista iraniano e rivoluzionario che in "Occidente" trova eco solo per le esercitazioni di tiro dei mass media.
Questo, senza che si debbano sottacere i limiti obiettivi dell'opera su accennati: Ansari insiste molto sugli aspetti eroici della Rivoluzione e della guerra, sorvolando in modo quasi assoluto sui lati abietti, sui compromessi, sulle vicende oscure o poco onorevoli che sempre accompagnano eventi come questi. Nonostante ciò il volume resta qualcosa di profondamente diverso dall'onnipresente vulgata "occidentale" perennemente intrisa di intenti denigratori.
Il penultimo capitolo riprende le fila della formazione, della preparazione e della visione del mondo sviluppate da Khomeini, la cui intera biografia viene dall'autore inquadrata all'interno di un disegno di purificazione personale e di elevazione spirituale coscientemente perseguito. Per rendere idea dell'orientamento generale dell'opera, basta dire che il capitolo in cui è descritta la morte dell'Imam è significativamente intitolato L'incontro con l'Amato.
Il volume si chiude con un'appendice di approfondimento sulle opere di Khomeini, alla cui redazione e pubblicazione sovrintende un istituto con sede a Tehran.

Hamid Ansari, il racconto del Risveglio - Una biografia politica e spirituale dell'Imam Khomeini. Roma, Irfan Ed., 2007. (180pp.)