Ogni settembre il gazzettame amico ed i partiti "occidentalisti" tentano in tutti i modi di scuotere l'indifferenza dei fiorentini nei confronti dell'autonominata "più grande giornalista" di non si sa più cosa.
Risultati zero. L'indifferenza rimane indifferenza, quando non lascia posto ad un aperto disprezzo.


Il tredici settembre il piddì con la elle fiorentino -la forza, l'impegno, la concretezza di ben trecento tesserati, meno di quanti ne abbia una Casa del Popolo qualsiasi- mobilita quattro indossatori di cravatta per una chiacchierata tra amici sull'individuo alla cui presa di distanza, confutazione ed apertissimo ed esplicito dileggio questo blog è appositamente dedicato.
Riccardo Mazzoni fa l'"occidentalista" a Prato: partecipante giustificato per un libello in cui dice bene di questa donna e che dovrebbe aver scritto, e con ogni probabilità anche letto, tutto da solo.
Renato Farina rappresenta una figura indimenticabile ed esemplare di comportamento "occidentalista"; il famoso Agente Betulla che ha tenuto comportamenti tali da riuscire, caso rarissimo, a farsi cacciare a calci dall'ordine dei gazzettieri. Il mare incessante di ciarle, dicerie da spaghettificio di provincia, menzogne, nefandezze, cattiverie gratuite, piccinerie e ciance che hanno costituito negli ultimi dieci anni l'ossatura propagandistica della "informazione" controllata dagli "occidentalisti" non è dovuto per intero a lui, ma in buona parte sì.
Adesso fa il cattolico.
Gli altri, micropolitici di terza fila.
A partire dalle nove di sera sporcheranno con la loro presenza una stanza -o meglio, una stanzetta, un ripostiglio- del Convento della Calza.