Brutta bestia la paura! Chi l’ha provata può confermarlo. Ti paralizza, la paura. Ti annienta, ti rammollisce, ti schianta, la paura. E noi, abbiamo paura? Alzi la mano chi ha il coraggio di rispondere di no. Alzi la mano chi ha il coraggio di dire o scrivere liberamente cosa pensa dell’Islam, del Libro, di Maometto, beninteso che non sia allineato con le più risibili tesi di quelli che “dicono le cose come stanno”. C’è chi ce l’ha spiegato bene cosa fa la paura:

“Eh, sì. L’Europa che brucia ha rigenerato la malattia che il secolo scorso rese fascisti anche gli italiani non fascisti, nazisti anche i tedeschi non nazisti, bolscevichi anche i russi non bolscevichi. E che ora rende traditori anche coloro che non vorrebbero esserlo: la paura. E’ una malattia mortale, la paura. Una malattia che nutrita di opportunismo, conformismo, voltagabbanismo, carrierismo, e naturalmente vigliaccheria, miete più vittime del cancro. Una malattia che al contrario del cancro è contagiosa e colpisce chiunque si trovi sulla sua strada. Buoni e cattivi, stupidi e intelligenti, farabutti e galantuomini. Ho visto cose terribili, in questi due anni, a causa della paura. Cose assai più terribili di quelle che ho visto alla guerra dove nella paura si vive e si muore. Ho visto leader che posavano a rodomonti e che per paura hanno alzato bandiera bianca. Ho visto liberali che si definivano paladini del laicismo e che per paura hanno preso a cantar lodi del Corano. Ho visto amici e presunti amici che sia pure con cautela s’erano schierati con me e che per paura hanno fatto dietro-front, si sono autocensurati.”
da “La Forza della Ragione” pag.56

Oriana Fallaci ce l’ha spiegato cosa fa la paura. Quante volte ci è capitato di parlare con gente che ci dice:”Eh sì, avete ragione, la penso esattamente come voi, ma non ho tempo da perdere con quelle cartacce”. Oppure: ”Sottoscrivo ogni parola contro la Fallaci, ma in fondo chi se ne frega”. O ancora:”Vorrei collaborare con il vostro sito, ma a patto di restare rigorosamente anonimo.” Beninteso non stiamo biasimando nessuno, ma questa si chiama paura. O avete un altro nome? Siamo arrivati al punto di sentirci chiedere:”Ma non avete paura? Non pensate che il vostro sito sia scomodo?” A questo siamo arrivati, a dovercela vedere con marmaglia prezzolata per creare un clima di terrore incessante in un paese una volta pieno di persone critiche e pronte a ridere in faccia a chi pretendeva di insegnargli come la dovevano pensare; ad essere una minoranza, per nulla scoraggiata ma pur sempre minoranza, circondata da una maggioranza deafferentata, piccina e cattiva che vorrebbe pensare solo al quieto vivere se solo glielo permettesse la valanga di debiti contratti per pagare oggetti folli che tra cinque anni al massimo saranno in discarica. Già, ma di questo passo fino a quando sarà possibile? Questo è un lusso che non potremo più permetterci. E allora invitiamo tutti a fare un passo in avanti, a non avere paura a dire:”Anche Io Non Sto Con Oriana”, perché tacere non paga, mai! E perché “loro” non hanno paura a dire il contrario!

Fin qui la parodia; al brano originale, già grondante per conto suo di rettorica fifona, è bastato dare qualche tocchetto qua e là ed aggiungere un paio di negazioni. Di nostro aggiungiamo poco, perché il brano della Fallaci ci pare una verosimile descrizione del processo che ha portato un'intera classe intellettuale a nascere incendiaria e a finire pompiera, in scienza e coscienza prontissima ad arrampicarsi su ogni genere di specchio in nome del tornaconto, proprio e di chi la paga per seminare odio facendola sistematicamente franca. Ed è stata anche una cosa piuttosto veloce: neanche il tempo di arrivare alle comodità del doppio mento e del memorialismo!
Va da sé che l'Europa non sta affatto bruciando e che di "liberali che si definivano paladini del laicismo e che per paura hanno preso a cantar lodi del Corano" non ne conosciamo neanche mezzo. Conosciamo invece un bel po' di pasionarie che si definivano paladine della rivoluzione e che non certo per paura, ma per opportunismo si sono messe in coda alle greppie dei posti pubblici e di quelle cattedre che avevano giurato di rovesciare.