La Repubblica dell'Uzbekistan dichiarò la propria indipendenza nel 1991; dopo di allora i simboli della propaganda sovietica hanno lasciato il posto a quelli di un nazionalismo frutto di un certo lavoro accademico, che ha stabilito l'utilizzo dell'alfabeto latino per la lingua uzbeka ed elevato Tamerlano al ruolo di eroe nazionale, oltre ad aver elaborato ed introdotto massicciamente nell'uso un folklore basato sull'immagine degli antichi emirati di Bukhara e di Khiva.
I confini del paese, di fatto stabiliti ai tempi dello stalinismo, seguono percorsi capricciosi tra esclusioni arbitrarie ed énclave di confine, al punto che la capitale Tashkent si trova a ridosso del confine kazako e che il vallone di Fergana resta diviso secondo criteri incomprensibili con il vicino Tagikistan. Il grosso del territorio, caratterizzato da un'agricoltura intensiva in cui predominano il cotone, il tabacco, i frutteti ed i gelsi usati per la sericoltura, si estende tra la piana arida e fortemente inquinata del Karakalpakstan a ridosso di quanto rimane del lago di Aral e le ultime vette del Tien Shan, dello Alaj e del Pamir. Il fiume Amu Darya attraversa il territorio uzbeko ed è fonte al tempo stesso di ricchezza e di preoccupazioni. L'acqua è indispensabile alla coltivazione del cotone, di cui il paese è il secondo produttore mondiale; lo sfruttamento intensivo del fiume per l'irrigazione ha causato già in epoca sovietica la distruzione dell'ecosistema del lago di Aral ed un inquinamento spaventoso di tutta la regione causato da pesticidi e fertilizzanti. Qualunque rimedio tentabile implicherebbe la drastica riduzione della disponibilità di acqua per uso agricolo per un periodo di almeno cinque anni.
Nonostante il protezionismo economico -ci sono forti barriere doganali e la valuta non è convertibile- l'Uzbekistan ha attirato investimenti stranieri soprattutto nel campo dell'industria automobilistica. La fine dell'URSS ha lasciato sul territorio gli stabilimenti Ilyushin, che hanno ripreso la produzione di nuovi aerei.
Pesantemente criticato a livello internazionale per la sistematica repressione del dissenso, Islam Karimov ha mantenuto la carica di Presidente per tre mandati consecutivi costituzione nonostante. Oltre all'inquinamento, alle monocolture e alla distanza geografica che separa il paese dai mercati internazionali più importanti per i suoi prodotti, l'Uzbekistan deve affrontare il deterioramento del sistema scolastico e sanitario e destreggiarsi nella nuova versione del big game che contrappone oggi russi e statunitensi, presso i quali Karimov ha acquisito punti lottando contro il "fondamentalismo" e concedendo in uso la base di Termez per la guerra in Afghanistan.

Le immagini risalgono all'estate del 2007 e a quella del 2008.