Negli ultimi anni l'"occidentalismo" politico ha subìto a Firenze un arretramento tale da ridurne le rappresentanze a minimi fisiologici; il fenomeno ha avuto una tale portata da indurre a comportamenti maturi e consapevoli persino la gioventù "occidentalista" di Casaggì Firenze.
A mettere i bastoni tra le ruote ci si è messa anche l'urbanistica.
Nel Largo Mariti delle Foibe, sfondo abituale della passeggiatina propagandistica "occidentalista" che si tiene ogni anno verso febbraio, sono in corso i lavori per la seconda linea della tramvia.
La prima linea è entrata in funzione cinque anni fa ed è sempre molto affollata: pronunciarsi contro il progetto, per lo più adducendo come argomentazione un po' di propaganda cialtrona, non ha portato fortuna a nessuno e meno che mai agli "occidentalisti" che vi avevano scommesso.
Per festeggiare il quinto anniversario dell'ennesima sconfitta politica, la gioventù "occidentalista" ha dovuto per forza spostarsi altrove perché nessuno ha pensato a progettare e collocare una foiba bailey a carattere provvisorio, per assicurare all'iniziativa una abientazione adeguata.
Per festeggiare il quinto anniversario dell'ennesima sconfitta politica, la gioventù "occidentalista" ha dovuto per forza spostarsi altrove perché nessuno ha pensato a progettare e collocare una foiba bailey a carattere provvisorio, per assicurare all'iniziativa una abientazione adeguata.
Angariato dai piccioni, lordato di scritte, circondato da manifesti che pubblicizzano qualunque cosa sia compresa tra la sagra dell'ossobuco e il profumo francese passando per i callifughi e le automobili a rate, il cartello toponomastico di uno slargo maledetto a mezza bocca anche da chi doveva recarvisi a recuperare l'autovettura rimossa dalla gendarmeria deve adesso vedersela anche con i lavori stradali.
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