Geert Wilders è un politico olandese, fondatore di un originale "Partito della Libertà" (http://www.pvv.nl).
Come tutti gli appassionati occidentali di "libertà", metterebbe volentieri in galera tutti quelli che non la pensano come lui, ma lasciamo pur perdere.
Nel marzo 2008 si è improvvisato regista: i ragazzini capaci di metterci anche più inventiva sono innumerevoli, ma non godono della stessa attenzione da parte dei media, sicché Wilders ha avuto, previo battage accurato, i suoi sette secondi di notorietà. Ha messo su internet Fitna, filmonzolo-collage di sure inframezzate da titoli di giornali e filmati granguignoleschi con palesi intenti denigratori che è rimasto sul web meno di quarantotto ore. Il motivo? Non certo il biasimo universale che l'iniziativa gli ha procurato in patria e fuori, al quale nella penisola italiana hanno fatto eccezione soltanto pochissimi legni contorti deputati alla funzione di sentine per lo smegma "occidentalista". La bambinesca iniziativa di Geert è stata sì accolta dalle previste manifestazioni di sdegno in Afghanistan ed altrove, ma si è arenata su banalissime questioni di copyright violato, togliendo al suo autore la prospettiva di passare qualche guaio più serio che gli permettesse di travestirsi da eroico crociato martire della patria e della fe'.
Wilders è stato effettivamente minacciato, ma... di azione legale, da parte di Kurt Westergaard. Kurt Westergaard è il danese autore delle vignette su Maometto che "causarono" -essendo le cause vere identificabili in tutto meno che in una vignetta- sommosse piuttosto violente in dar al'Islam un paio di anni or sono e che tanto piacquero al grass. it. Giuliano Ferrara. A Westergaard si è unito Salah Edin, un rapper marocchino-neerlandese che non ha gradito un certo utilizzo di una sua foto.
Iniziative come quella di Wilders godono ancora di una troppo rilevante copertura mediatica, anche se i risultati delle varie "esportazioni di democrazia" sono stati talmente sconfortanti da consigliare al potere di mettere la sordina alla cosa e di cambiare l'agenda setting. Soltanto tre anni fa le priorità e le prospettive erano molto diverse ed Oriana Fallaci poteva -in sola voce- avere interi quarti d'ora a disposizione in prima serata, al telegiornale di Enrico Mentana.
Come tutti gli appassionati occidentali di "libertà", metterebbe volentieri in galera tutti quelli che non la pensano come lui, ma lasciamo pur perdere.
Nel marzo 2008 si è improvvisato regista: i ragazzini capaci di metterci anche più inventiva sono innumerevoli, ma non godono della stessa attenzione da parte dei media, sicché Wilders ha avuto, previo battage accurato, i suoi sette secondi di notorietà. Ha messo su internet Fitna, filmonzolo-collage di sure inframezzate da titoli di giornali e filmati granguignoleschi con palesi intenti denigratori che è rimasto sul web meno di quarantotto ore. Il motivo? Non certo il biasimo universale che l'iniziativa gli ha procurato in patria e fuori, al quale nella penisola italiana hanno fatto eccezione soltanto pochissimi legni contorti deputati alla funzione di sentine per lo smegma "occidentalista". La bambinesca iniziativa di Geert è stata sì accolta dalle previste manifestazioni di sdegno in Afghanistan ed altrove, ma si è arenata su banalissime questioni di copyright violato, togliendo al suo autore la prospettiva di passare qualche guaio più serio che gli permettesse di travestirsi da eroico crociato martire della patria e della fe'.
Wilders è stato effettivamente minacciato, ma... di azione legale, da parte di Kurt Westergaard. Kurt Westergaard è il danese autore delle vignette su Maometto che "causarono" -essendo le cause vere identificabili in tutto meno che in una vignetta- sommosse piuttosto violente in dar al'Islam un paio di anni or sono e che tanto piacquero al grass. it. Giuliano Ferrara. A Westergaard si è unito Salah Edin, un rapper marocchino-neerlandese che non ha gradito un certo utilizzo di una sua foto.
Iniziative come quella di Wilders godono ancora di una troppo rilevante copertura mediatica, anche se i risultati delle varie "esportazioni di democrazia" sono stati talmente sconfortanti da consigliare al potere di mettere la sordina alla cosa e di cambiare l'agenda setting. Soltanto tre anni fa le priorità e le prospettive erano molto diverse ed Oriana Fallaci poteva -in sola voce- avere interi quarti d'ora a disposizione in prima serata, al telegiornale di Enrico Mentana.