Il tre dicembre 2009 la gazzetta "occidentalista" chiamata "Il Giornale della Toscana" comunica ai sudditi che a partire dal giorno precedente Oriana Fallaci ha ripreso a circolare con la targa.
Ottima cosa, visto che il Codice della Strada stabilisce che chi circola senza targa è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 74 ad euro 296. A gennaio 2009 qualcuno si accorse che questa targa, che dedicava alla "scrittrice" una qualche sala in uso alla Provincia di Firenze, era stata fatta sparire da chissà chi.
Noi ci divertimmo un po'.
Il Corrierone invece, che crede d'esser serio, produsse un fuoco di fila di illazioni ridicole, funzionali a sostenere il filosionismo per coscrizione cui gli "occidentalisti" fiorentini ascrissero la "parte sana" della cittadinanza.
La parte sana della cittadinanza per loro si limita a loro stessi e (per grazia sovrana sempre revocabile) a quanti devono evitare per opportunità politica che l'ultimo degli scribacchini li tacci di antisemiti dalle pagine di qualche gazzetta. Il macello sionista di Gaza non ebbe nessun altro sostenitore: anzi, una serie di manifestazioni che portarono in piazza migliaia di credenti e di cittadini, a Firenze e a Roma, restituirono il sionismo di complemento all'impopolarità ed alla disistima che esso merita.
La posa della nuova targa è avvenuta a seguito dell'insistenza di un certo Marco Cordone, il quale ha giornate talmente dense e fitte di impegni da esser riuscito a tenere perfino un puntiglioso conto dei giorni che sono trascorsi tra l'inizio delle sue lagnanze in Provincia ed il ripristino del discutibile manufatto concessogli finalmente dal presidente Andrea Barducci. La foto della gazzetta mostra Cordone e Barducci davanti alla targa riappiccicata (dice hanno usato anche della colla, stavolta), ritratti in quella perfetta solitudine che sola si addice alle celebrazioni autoreferenziali.
L'insistenza di Cordone non è certo gratuita o fine a se stessa. Alla diffusione sistematica dei contenuti presenti nelle ultime opere della "scrittrice", classificabili in blocco come prodotto di un'ideazione delirante a contenuto persecutorio, la Lega Nord Toscana, sua parte politica, deve praticamente per intero le sedie che scalda e le palanche che incassa.
Ottima cosa, visto che il Codice della Strada stabilisce che chi circola senza targa è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 74 ad euro 296. A gennaio 2009 qualcuno si accorse che questa targa, che dedicava alla "scrittrice" una qualche sala in uso alla Provincia di Firenze, era stata fatta sparire da chissà chi.
Noi ci divertimmo un po'.
Il Corrierone invece, che crede d'esser serio, produsse un fuoco di fila di illazioni ridicole, funzionali a sostenere il filosionismo per coscrizione cui gli "occidentalisti" fiorentini ascrissero la "parte sana" della cittadinanza.
La parte sana della cittadinanza per loro si limita a loro stessi e (per grazia sovrana sempre revocabile) a quanti devono evitare per opportunità politica che l'ultimo degli scribacchini li tacci di antisemiti dalle pagine di qualche gazzetta. Il macello sionista di Gaza non ebbe nessun altro sostenitore: anzi, una serie di manifestazioni che portarono in piazza migliaia di credenti e di cittadini, a Firenze e a Roma, restituirono il sionismo di complemento all'impopolarità ed alla disistima che esso merita.
La posa della nuova targa è avvenuta a seguito dell'insistenza di un certo Marco Cordone, il quale ha giornate talmente dense e fitte di impegni da esser riuscito a tenere perfino un puntiglioso conto dei giorni che sono trascorsi tra l'inizio delle sue lagnanze in Provincia ed il ripristino del discutibile manufatto concessogli finalmente dal presidente Andrea Barducci. La foto della gazzetta mostra Cordone e Barducci davanti alla targa riappiccicata (dice hanno usato anche della colla, stavolta), ritratti in quella perfetta solitudine che sola si addice alle celebrazioni autoreferenziali.
L'insistenza di Cordone non è certo gratuita o fine a se stessa. Alla diffusione sistematica dei contenuti presenti nelle ultime opere della "scrittrice", classificabili in blocco come prodotto di un'ideazione delirante a contenuto persecutorio, la Lega Nord Toscana, sua parte politica, deve praticamente per intero le sedie che scalda e le palanche che incassa.