Il Firenze Social Forum, tenutosi tra il sei ed il nove novembre del 2002 e conclusosi con un corteo semplicemente mostruoso al quale partecipò, a quanto sembra, un milione di persone, richiamò l'attenzione dell'intera città che prese parte in massa sia ai lavori tenutisi alla Fortezza da Basso che al corteo finale, sfidando gli strali di Forza Italia, di Alleanza Nazionale e degli altri campioni del surf sull'allarmismo i cui simpatizzanti si sfogarono, nei giorni seguenti, con la consueta e prevedibile miserabilità su usenet e forum vari. Oriana Fallaci vi mise abbondantemente del proprio, inviando al Corriere della Sera un furibondo e lunghissimo sproloquio dai contenuti eccezionalmente offensivi. Uno scritto che i molti sempre pronti a tacciare i fiorentini di "ingratitudine" hanno la curiosa tendenza a dimenticare: perché mai un essere pensante dovrebbe provare gratitudine per chi lo tratta in quel modo. Anzi, per chi viene lautamente pagato per trattarlo in quel modo.
Nonostante l'indefessa opera da menagramo -cui Oriana forniva assist continui- eseguita da imbrattacarte e politiconzoli incravattati di vario genere e specie, le giornate del SF furono tra le più esaltanti per chi scrive e per l'intera città, ospitale ed accogliente oltre ogni previsione. Rosticcieri e pizzaioli si sono a lungo fregati le mani, mentre il centrodestra fiorentino, colpevole di aver indotto a chiudere a suon di compensato e lamierini intere vie piene di negozi (almeno tre giorni di vendite perse) precipitò in un ridicolo per risollevarsi dal quale occorsero letteralmente i miracoli. Che peraltro non ci furono.
Ulteriore segno dei tempi, e del livello raggiunto dalla classe politica che ha ridotto tutti a sudditi, nessuno dei Tersite che paventavano sfracelli ebbe il buonsenso non diciamo di dimettersi, indossare il saio e recarsi a San Giovanni Rotondo a mendicare un posto come scendiletto, ma neppure quello di starsene zitto per un po'. Anzi.
Per dare maggiore incisività al suo scritto, e con indubbia coerenza, Oriana Fallaci trascorse a Firenze i giorni del Social Forum; la sua presenza in città si ridusse in parecchio lavoro in più per prefetto & soci e nella sua ulteriore e probabilmente definitiva perdita di credibilità, sancita dagli eventi e firmata dagli sfottò dell'infinità di persone che non si accontentarono più di fare come se lei non esistesse, lasciandosi andare a tutta la gamma di reazioni compresa tra la crudeltà volgare e la stilettata data con freddezza. A cinque anni dai fatti, internet è ancora piena di testimonianze in merito.