Una delle ultime "provocazioni" fallaciane fu pubblicata sul Corriere il 30 maggio 2006. Niente di strano, se fosse stata siglata "Fallaci" il Corriere della Sera avrebbe messo in prima pagina anche la lista della spesa. In quell'occasione bersaglio dell'invettiva era la costruenda moschea di Colle val d'Elsa, che sarebbe stata costruita in santa pace a avrebbe cominciato a funzionare nell'indifferenza dell'intero continente se Lega Nord ed "occidentalisti" non avessero colto l'occasione per trarne elettoralmente vantaggio.
O.F. mandò a dire, con la consueta sobrietà di toni, che avrebbe risolto lei la questione, con gli esplosivi dei suoi "amici anarchici". Gli anarchici quelli veri la presero con pochissimo spirito e diffusero vari comunicati stampa scostanti e velenosi, alcuni dei quali riportiamo di séguito, dopo averli trovati in
Umanità Nova.

Ancora una volta ci troviamo di fronte all'ennesima provocazione verso il movimento anarchico; questa volta è la signora Fallaci a dare il la ed ecco tutta la stampa in coro che ripropone a gran voce lo stereotipo dell'anarchico bombarolo a tutta pagina.
Non soltanto: la signora Fallaci insiste nel suo delirio paventando amicizie che a suo dire sarebbero pronte ad accompagnarla nella sua arrogante scelleratezza.
Ci dispiace per la signora Fallaci, ma noi siamo amanti e fautori della libertà nel suo senso più alto.
Ci spiace per la signora Fallaci, ma noi non abbiamo amicizie razziste e guerrafondaie.
Ci dispiace per la signora Fallaci, ma noi siamo contro tutte le religioni nel preciso momento in cui tentano di imporsi con i loro dogmi e le loro credenze, non ultima quella cattolica romana che da millenni deturpa i paesaggi toscani e non solo.
Ci dispiace per la signora Fallaci, ma le nostre idee non collimano certo con le sue.
Teniamo a far presente ai quotidiani che hanno dato tanto rilievo a queste scempiaggini che se invece che la signora Fallaci fosse stato il signor X a destare tanto scalpore anzichè a guadagnarsi le prime pagine gli sarebbe valso soltanto a una denuncia per ubriachezza molesta.
Gruppo Anarchico Germinal-FAI Carrara


Alcune precisazioni in merito alle recenti dichiarazioni rilasciate da Oriana Fallaci a un settimanale statunitense.
Siamo in qualche modo costretti a farle perché - come spesso accade - l'identità e la storia politica degli anarchici sono state utilizzate provocatoriamente e in maniera del tutto distorta.
Da alcuni anni, ormai, Oriana Fallaci si fa interprete dei più biechi e viscerali istinti di odio e discriminazione, e il suo livore contro tutto ciò che non sia bianco, cristiano e occidentale ha raggiunto livelli talmente parossistici che saremmo tentati di non prenderla più molto sul serio.
Ma il delirio xenofobo di un personaggio pubblico come Oriana Fallaci gode, purtroppo, di una copertura mediatica talmente rilevante che, alla fine, un personaggio del genere raggiunge il suo narcisistico scopo: diffondere idee e contenuti di violenza e razzismo anche per soddisfare il proprio desiderio di onnipotenza.
Oriana Fallaci, nella sua umana disperazione, incarna quel cortocircuito culturale che da anni ormai affligge il mondo occidentale, lo stesso cortocircuito secondo il quale è giusto e legittimo reprimere in nome della libertà, uccidere per conto della democrazia, discriminare in difesa dell'uguaglianza. Nell'identificare il nuovo nazismo nell'Islam, Oriana Fallaci sembra non accorgersi di essere ella stessa una specie di nazista.
Tutte le religioni sono, per noi, uno strumento di potere e di dominio, ma la nostra lotta per la libertà da ogni condizionamento clericale o religioso degli individui e della società non ha nulla a che fare con la visione oscurantista di Oriana Fallaci.
Gli scontri di civiltà che eccitano tanto la fantasia dei guerrafondai come Fallaci non appartengono al patrimonio culturale e politico dell'anarchismo, perché gli anarchici sono internazionalisti e antirazzisti per definizione.
Proprio per questo noi non abbiamo - né vogliamo avere - nulla a che fare con questa persona, la quale farebbe meglio a non millantare amicizie o comunanza d'intenti con gli anarchici di Carrara o di qualunque altro posto nel mondo. Non si permetta la signora Fallaci, o chi per lei, di usare il nostro nome per pubblicizzare i suoi deliri di distruzione, siano essi di una moschea in Toscana o di tutto ciò che non rientra nei suoi schemi bigotti e reazionari.
Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana