Sorprendentemente, ed in modo assolutamente insolito, il Corrierone pubblica oggi un articolo dotato di senso, secondo il quale Luciano Violante s'è un tantino rotto i coglioni di vedersi ammannire, dai gazzettieri della televisione, badilate di ignoranza e di razzismo all'amatriciana travestiti da "cronaca" e da "sicurezza".
Dunque, che i notiziari televisivi facessero schifo alla merda e che di tutto si potesse parlare, per la stampa italiota, meno che di "libertà", pare se ne siano accorti perfino quelli del governo. Gli ci sono voluti solamente due anni per capire che la macchina della paura che occupa incessantemente ogni spazio televisivo in qualsiasi modo poteva essere definita, meno che "informazione". La cosiddetta "opposizione" ovviamente scagna & s'indigna, diméntica dell'uso peggio che inqualificabile fatto per cinque anni filati di tutti i media mainstream a disposizione. Citiamo solo, per essere educati e brevi, la balla delle armi di distruzione di massa di Saddam Hussein, egregiamente servita a giustificare, agli occhi dei sudditi dello stato che occupa la penisola italiana, una guerra d'aggressione decisa da altri e fatta a vantaggio di altri. Non c'è stato uno, tra i mezzibusti e bellimbusti del gazzettismo peninsulare, che a tresca scoperta abbia avuto la decenza non diciamo di andare ad appendersi ad una trave, ma almeno di dare le dimissioni.
Durante una recente permanenza a Sana'a abbiamo avuto modo di apprezzare le trasmissioni di Al Jazeera, e di farci l'opinione che i canali televisivi della penisola abbiano da colmare con essa emittente, quanto a pluralismo e a completezza dell'informazione, un gap di alcuni decenni.